Come funziona la logistica di Amazon?
- D.G. Express
- 22 mar 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Quante volte abbiamo acquistato qualcosa da Amazon? Vi siete mai chiesti cosa ci sia dietro un ordine? Abbiamo fatto alcune ricerche e questo è quello che abbiamo scoperto.
Il colosso dell'e-commerce, gestisce fino a 40.000 ordini al giorno, con più di un milione di articoli disponibili in magazzino e con un nuovo centro di distribuzione appena inaugurato.
Il colosso è nato nel 2010 e da allora ha avuto una crescita sempre più esponenziale. Come fa ad essere così efficiente? La sua logistica è gestita a livello europeo, con appoggio a dei magazzini esteri. Nel 2011 inoltre, Amazon ha aperto il primo centro di distribuzione a Castel San Giovanni in Italia, grazie anche alla società Amazon Logistica Italia.
Successivamente, quasi poco tempo dopo, ha inaugurato anche il MXP5, il nuovo è vero centro di distribuzione. Nettamente più moderno e tecnologico. Il nuovo centro è decisamente più grande di quello di San Giovanni, e ha tutte le carte in regola per crescere ulteriormente.
Una delle caratteristiche del più grande negozio mondiale, è la distinzione che viene data agli impiegati che lavorano al suo interno. " Non chiamateli "magazzinieri" ma commessi".
Ovvero, la persona che si prende cura dell’ordine, lo prepara e si assicura che tutto vada per il meglio. Amazon investe moltissimo sul personale, tant'è che sono previste altre 1000 assunzioni al centro logistico. Inoltre il leader dell'e-commerce investe moltissimo formazione e sicurezza.
All’interno del polo logistico è presente addirittura una mini-catena logistica con finti prodotti, finti arrivi e false spedizioni che serve ad insegnare ai nuovi dipendenti appena assunti.
Come lavorano i commessi? Nel vecchio polo, è tutto ancora manuale. L'incaricato riceve l'ordine e va a cercare nel magazzino l'articolo, lo scannerizza e lo inserisce nel suo carrello. Il carrello non viene scelto in modo casuale: è il sistema a sapere quanti carrelli liberi ci sono e a segnalare un carrello adatto a contenere tutti gli articoli che sono inseriti nell’elenco dei prodotti a seconda di pesi e ingombri. Sappiate che il magazzino con i prodotti è vastissimo, e non è ordinato per categorie di prodotti ma è gestito in modo quasi casuale: nello stesso spazio possono esserci un CD, due DVD e un libro. I prodotti più costosi invece, vengono tenuti al sicuro. Questo serve ad evitare di prendere un prodotto simile ad un altro, ma errato. Pensiamo a due telefoni della stessa marca con caratteristiche simili ma di modelli diversi.
I carrelli sono di due tipi: quelli con ordini mono prodotto (quindi persone che hanno ordinato un solo prodotto) e quelli con ordini con più prodotti. I primi vanno diretti alla zona imballaggio, dove viene fatto il pacco; per gli altri invece c’è una stazione intermedia dove il carrello viene svuotato e suddiviso per ordine.
Ogni ordine passa a sei livelli di controllo, per evitare errori.
Nel polo nuovo, invece non sono più presenti i carrelli ma compaiono i nastri trasportatori.
Le fasi, anche in questo caso, sono tre: merce in ingresso, gestione ordine e spedizione ordine. La merce che arriva in ingresso dai fornitori viene catalogata e controllata (eventuali imballi rotti): tutti i prodotti piccoli vengono portati al magazzino dai nastri trasportatori in scatole nere.
Infine, le scatole vengono trasportate al reparto imballaggio dove l’ordine viene finalizzato.
Si conta che, quando il nuovo polo sarà finito, Amazon riuscirà a gestire più di 50.000 ordini al giorno. Un numero davvero elevato, che sembra potrebbe crescere e che non limiterà l'efficienza, ma anzi, sembrerebbe voglia essere migliorata nuovamente.
Fonte: dday.it
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